foto Campana

mappa
Ricordo una vecchia città
Inconsciamente io levai gli occhi
Un tocco di campana argentino
Fu scosso da una porta
Non seppi mai come
Ai confini della campagna
Nell'odore pirico
Ne la sera dei fuochi
Una grossa torre barocca
La piazza ha un carattere
Ofelia la mia ostessa
Nel corpo dell'antico palazzo
Il Collegio dei Salesiani
Via Bondiolo 16
info

Dino Campana (Marradi 1885 - Scandicci 1932) è l'autore di uno dei capolavori del Novecento poetico italiano, i Canti Orfici (1914). Diverse pagine del libro ritraggono scorci della città di Faenza, dove il poeta trascorse alcuni anni della sua adolescenza.

Comune di Faenza
Assessorato alla Cultura

Campana e Faenza
immagine principale

Il ponte e Piazza Pasi (ora Lanzoni) visti dal Borgo Durbecco. Anno 1910.

Targa in ceramica

Nell'odore pirico di sera di fiera, nell'aria gli ultimi clangori, vedevo le antichissime fanciulle della prima illusione profilarsi a mezzo i ponti gettati da la città al sobborgo ne le sere dell'estate torrida: volte di tre quarti, udendo dal sobborgo il clangore che si accentua annunciando le lingue di fuoco delle lampade inquiete a trivellare l'atmosfera carica di luci orgiastiche (...). Ricordi di zingare, ricordi d'amori lontani, ricordi di suoni e di luci: stanchezze d'amore, stanchezze improvvise sul letto di una taverna lontana, altra culla avventurosa di incertezza e di rimpianto: così quello che ancora era arido e dolce, sfiorite le rose de la giovinezza, sorgeva sul panorama scheletrico del mondo.
(Canti Orfici, "La notte")

“Le antichissime fanciulle della prima illusione” rimandano alle prime esperienze d’amore. L’occasione è una “sera di fiera”, che alcuni indizi suggeriscono di collocare nel Borgo Durbecco.

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