Seppia
Quando alcuni scienziati del MIT di Boston hanno voluto pensare ad un nuovo tipo di schermo ad alto contrasto, basso consumo energetico e, soprattutto a basso costo, a venire in aiuto sono stati i maestri della mimetizzazione subacquea: le seppie (Sepia officinalis). Nel dettaglio i ricercatori hanno studiato la capacità di questi animali di mimetizzarsi a seconda del fondale che trovano in pochissimi secondi.
Questi molluschi hanno evoluto sistemi mimetici molto sofisticati, essendo in grado di mutare i toni e l’intensità dei propri colori grazie a particolari organi cutanei a forma di stella, i cromatofori, che - a seconda degli stimoli che l’animale riceve - contraggono o dilatano il pigmento in essi contenuto, regolando l’intensità cromatica della cute in una notevole gamma di tinte.
Una tecnica, per così dire, “low-energy” il cui principio è stato dunque applicato nella realizzazione di display ad inchiostro elettronico capaci di utilizzare meno dello 0,01% dell’energia richiesta tradizionalmente. Il prototipo messo a punto misura alcuni pollici e solo un micron di spessore; stipati in questo spazio ristretto ci sono 20 – 30 strati di polistirolo vetroso alternato a gel di polivinile. In assenza di energia elettrica lo schermo è chiaro, ma applicando una tensione il gel si espande e cambiando il colore a seconda del voltaggio. Unica pecca: il dispositivo agisce riflettendo la luce incidente, e ciò significa che, nonostante riesca a funzionare a tensioni bassissime, sia praticamente inutile al buio.
L’inchiostro elettronico (e-paper, o e-ink) è una tecnologia di display progettata per imitare l'aspetto dell'inchiostro su un normale foglio. A differenza di un normale schermo, che usa una luce posteriore al display per illuminare i pixel, l'e-paper riflette la luce come un foglio di carta. Questa tecnologia è stata inventata nel 1996 da Joe Jacobson, fondatore di E-Ink, ed è attualmente la tecnologia più utilizzata per i più diffuso e-book reader.
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