Palazzo Milzetti | Piano nobile |
Salone ottagonale
Descrizione della sala |
L'angolo sud-est con coppia di colonne corinzie
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Larredamento Larredamento originale, progettato dal Giani, prevedeva quattro divani agli angoli; di cui uno è andato perso I tre divani sono appoggiati agli zoccoli negli angoli e sono retti da sei piedi leonini che poggiano su un basamento bianco. Lintelaiatura è in legno bianco decorato con motivi floreali color oro; i braccioli sono intagliati a forma di pesce dalle caratteristiche grottesche, anchessi bianchi e dorati. Anche la tappezzeria è di colore giallo-oro su cui si delinea una leggera decorazione geometrica. Al centro delle pareti dove vi sono le due porte, sono collocati due tavoli simili ai divani, che presentano gli stessi colori ed hanno una cetra dorata tra le gambe posteriori, motivo che torna spesso nella decorazione della stanza, in quanto era lo strumento di Apollo. La progettazione di Giani prevedeva anche quattro candelabri che dovevano essere posti sugli zoccoli, tra le colonne, ma ora purtroppo sono andati perduti. |
Particolare dell'arredamento |
Architettura
e ideologia In questa sala si manifesta unideologia massonica di fondo; essa è infatti come un tempio massonico rivisitato, di cui larchitetto non solo imita le tradizionali simbologie ermetiche, ma le reinterpreta a suo modo, facendosi portatore della concezione del mondo e dellideologia politica del tempo. Lottagono è allora simbolo di fratellanza, le colonne binate di principio binario (maschio-femmina, attivo-passivo, luce-buio...) e il mito del Sole diventa una celebrazione dei Figli della Luce che lottano contro lOscurantismo. Sono inoltre ripresi alcuni elementi architettonici tipici del Tempio Massonico: la Serliana e le colonne (che riportano ad una tradizione biblica secondo la quale lo stesso Salomone le aveva fatte edificare nel suo tempio). Nel tempio Massonico era anche tipica la decorazione della fascia superiore delle pareti con i simboli zodiacali, motivo che ritroviamo nelle lunette alla base della cupola in questa stanza. |
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I Bassorilievi Secondo una tradizione di cui non si conosce lorigine, i bassorilievi della Sala Ottagonale sarebbero stati eseguiti da A.Trentanove nei mesi precedenti la sua partenza per Carrara. E documentato tuttavia che F. Giani venne incaricato di eseguire le decorazioni di tutto il complesso non prima del 1802: non si capisce come Trentanove, partito da Faenza nel 1801, possa aver eseguito questi bassorilievi. Inoltre lo stile di essi non corrisponde a quello a noi noto del Trentanove, che anche nelle ultime opere faentine conservò la sensibilità plastica settecentesca, mentre è del tutto uguale a quello degli altri bassorilievi del palazzo eseguiti dai Ballanti Graziani, che si distinguono per uno stile un po rigido e levigato. 1) Fetonte chiede il carro del Sole ad Apollo Seguendo lordine cronologico della vicenda il primo bassorilievo è situato nella parete di fronte alla porta con cui si accede allo scalone. Tre sono le figure principali di questo bassorilievo: Fetonte, la madre Climene e Apollo. Fetonte è ripreso in atto di prostrarsi verso il padre per chiedere la concessione del carro; la sua posizione segue una linea diagonale che dirige locchio verso il Dio, il quale sta seduto sul trono ed ascolta le preghiere del figlio. Climene assume la stessa posizione del figlio (che rileva la linea diagonale) per sostenere la richiesta. Oltre ai tre principali vi sono altri quattro personaggi, secondari nella vicenda ma in ogni modo accurati nel bassorilievo, che rappresentano le Stagioni. LAutunno, in basso a destra, è rappresentato, secondo liconografia classica, come un uomo con una corona in testa fatta di foglie di vite ed ha una coppa, probabilmente di vino, in mano; al suo fianco, meno in rilievo, troviamo lEstate rappresentata come una donna che reca fasci di spighe; ella è seduta su un trono ed osserva la scena. La Primavera si trova tra Apollo e Fetonte ed è una figura femminile con corone di fiori in mano, che sembra danzare. Lultima stagione, lInverno, si trova sulla sinistra ed è rappresentata come un vecchio che si scalda le mani accanto ad un fuoco, voltando le spalle allo spettatore. Tutti gli sguardi dei personaggi sono rivolti ad Apollo tranne quello dellAutunno che fissa lo spettatore come per coinvolgerlo. La scena è ambientata nella reggia di Apollo, che poggia sulle nubi e della quale sintravedono colonne corinzie ed archi. 2 ) Fetonte fulminato da Giove 3) Le sorelle piangono Fetonte
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Fetonte chiede il carro del Sole ad Apollo |
La volta: Apollo e il Carro del Sole Apollo è rappresentato sul suo carro dorato con una veste rossa e tiene in una mano le redini e nellaltra la cetra; dal suo capo partono dei raggi che illuminano il cielo attorno a lui. Davanti al carro vi sono i quattro cavalli imbizzarriti, ai quali si aggrappano altrettante donne alate vestite di bianco, rosso, verde e blu. Una quinta donna alata, più in alto, con lo sguardo rivolto verso il cielo, è la personificazione dellaurora, la quale porta dei fiori in mano ed ha sul capo una stella, probabilmente la stella Polare, lultima a scomparire prima dellalba. Davanti a lei un putto alato con una fiaccola in mano; davanti al carro invece, in penombra, vi sono altri due putti. In secondo piano vi sono altre figure umane con sguardi rivolti in varie direzioni, da dietro alle quali spuntano tre chiarine. Sotto al carro si trovano tre putti danzanti. Tutta la scena è costituita da colori sempre più chiari verso linterno, che dirigono locchio verso Apollo, attorno al capo del quale lo sfondo assume un colore particolarmente luminoso, quasi bianco.
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La voltacon carro del sole
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Il mito di Fetonte Fetonte era il figlio della bella Climene e di Apollo, dio del Sole. Il giovane, stimolato dallaffronto di un amico che, invidioso, non credeva che Apollo fosse suo padre, decise di recarsi alla reggia paterna per ottenere il consenso di guidare il carro del Sole. Apollo in un primo tempo negò la sua autorizzazione, conoscendo il pericolo che il figlio poteva correre; in seguito, convinto da Climene, affidò le redini del carro a Fetonte. LAurora spalancò le porte del cielo e le stelle si dileguarono. Apollo, dopo aver spalmato il volto del figlio con un unguento che lo avrebbe difeso dal calore gli pose in testa i Raggi e gli consigliò la giusta via da seguire. I cavalli, accorgendosi subito che il carro era più leggero del solito, si scatenarono correndo senza ordine nel cielo e Fetonte, inesperto, non riuscì a frenarli e abbandonò le redini. Il carro precipitò velocemente verso la terra bruciando boschi ed incenerendo città col suo gran calore. La Madre Terra chiese allora aiuto a Giove, re degli dei, che addolorato si sentì costretto ad uccidere il caro nipote per fermare la catastrofe: salì sulla roccia più alta dellOlimpo e scagliò un fulmine contro Fetonte. Il corpo del giovane cadde nel Po e fu raccolto e sepolto da alcuni pastori; il dio del Sole, distrutto dal dolore, nascose il volto lasciando la terra oscurata per un giorno intero . Le sorelle piansero Fetonte giorno e notte per molti mesi, fino a che non furono tramutate in bellissimi pioppi che da allora ricoprono le rive del Po, riparando la terra dal calore del Sole. Anche Cicno, il migliore amico di Fetonte, fu tramutato in un bellissimo cigno. |
Apollo guida il carro del sole (particolare della volta) |
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