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Palazzo Milzetti

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Gli Artisti

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Felice Giani

La vita

Lo stile

Felice Giani: la vita
  • 15 dicembre 1758: nasce a San Sebastiano Curone (Alessandria) da Giulio Domenico e Angela Maria Giani.
  • Prima del 1774 si trova a Pavia per studiare sotto la guida del pittore Bianchi e dell’architetto Bibiena.
  • 1778: prosegue gli studi a Bologna.
  • 1780: si trasferisce a Roma sotto la protezione del principe Dora Panphili per studiare sotto la guida di alcuni artisti fra cui l’architetto Antolini.
  • Negli anni 1785/86 è documentata la sua residenza a Roma; sul finire del 1786 si trova a Faenza per decorare la Galleria dei Cento Pacifici, come aiuto del Barozzi.
  • Gennaio 1787: è nominato membro accademico d’onore dell’Accademia Clementina di Bologna.
  • Febbraio 1787: lavora alla Galleria del Palazzo Conti-Sinibaldi a Faenza.
  • Dal 1788 al 1794 risiede a Roma, dove esegue commissioni importanti (come per l’Ermitage di Pietroburgo), documentate dal carteggio con il conte Achille Laderchi.
  • 4 giugno 1794: inizia le decorazioni della Galleria di Palazzo Laderchi a Faenza ed esegue i disegni dell’album "Da Faenza a Marradi".
  • 1795: ha incarichi a Iesi, a Perugia. Propone alla municipalità di Faenza di aprire una scuola di disegno.
  • 1799: un disegno documenta un probabile arresto del pittore da parte delle autorità pontificie per le sue idee giacobine.
  • 19 ottobre 1802: inizia le decorazioni del piano terra di Palazzo Milzetti a Faenza.
  • 1804: termina le decorazioni del piano nobile.
  • Negli anni seguenti realizza commissioni a Bologna, Roma, Venezia, Ferrara, Ravenna, Forlì.
  • 1811: è nominato accademico di merito dell’Accademia di San Luca di Bologna.
  • Esegue decorazioni a Modigliana e a Cesena.
  • 1812: inizia le decorazioni dell’appartamento napoleonico al Quirinale.
  • Lavora al teatro di Imola, a Parigi, realizza altre decorazioni a Faenza, come nei Palazzi Morri e Cavina, Palazzo Pasolini.
  • 14 febbraio 1819: è nominato membro dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
  • 1822: dopo un soggiorno romano, dona alla città di Faenza un medaglione con la sua effigie e si trasferisce a Bologna.
  • 11 gennaio 1823: muore a Roma in seguito ad una caduta da cavallo.
  • 28 giugno 1823: a Faenza, nella chiesa del Pio Suffragio vengono celebrate le onoranze funebri.

 

Felice Giani: lo stile

Felice Giani si può considerare uno dei maggiori esponenti del Neoclassicismo italiano, non però di un Neoclassicismo convenzionale e stereotipato, ma estremamente libero e fantasioso.
I suoi dipinti mostrano una grande conoscenza della storia e della mitologia aulica, in mezzo a cui il pittore si muove con disinvoltura riprendendo e variando innumerevoli volte gli stessi temi.
Le sue opere mostrano, a volte, contatti con Füssli, che aveva conosciuto personalmente a Roma, ed echi manieristi nell’allungamento delle figure e nei movimenti delle vesti. Tuttavia il mondo dipinto da Giani non presenta le inquietudini, né la dimensione onirica di Füssli, ma propone una concezione della vita fondamentalmente serena.
Giani lavorava con un’organizzata bottega che comprendeva ornatisti, stuccatori e mobilieri secondo un’idea globale della decorazione che non tralascia nessun particolare.
Tra i suoi principali collaboratori si possono ricordare i plasticatori A.Trentanove, i fratelli G.B. e F.Ballanti Graziani e Gaetano Bertolani, autore di raffinatissimi ornati pittorici.
La tecnica usata per la decorazione dei palazzi è quella a tempera su muro, una pittura veloce e brillante, chiara e luminosa che crea ambienti piacevoli e sereni.
Il soggetto da dipingere viene solitamente rappresentato in centro con le figure principali e, per dare il giusto contrappeso e una perfetta distribuzione all’opera, non ci sono parti colme di figure e parti vuote. A questo proposito sono seguite con rigore le regole della prospettiva. Inoltre spesso un gruppo di figure in lontananza è utile a sottolineare l’importanza di quelle in primo piano.
Ogni figura ha il suo ruolo nel quadro e le figure "inutili" sono semplicemente eliminate.

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Felice Giani
Ritratto di Cincinnato Baruzzi

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Palazzo Milzetti

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