Palazzo Milzetti | Gli Artisti |
Giovanni Antonio Antolini | |
La vita 1753: nasce a Castelbolognese; dopo la prematura morte del padre è affidato ai conti Ginnasi di Faenza; in seguito studia geometria ad Imola presso il conte Francesco Codronchi e luso degli strumenti geodetici presso lingegner Baruzzi. Dal 1775 al 1777 lavora allessiccamento delle paludi pontine a Roma; durante il periodo romano, vengono redatti alcuni progetti per una committenza internazionale di passaggio a Roma. 1784: ristruttura lOspedale dei Proietti ed il monastero di S. Tommaseo a Fabriano; a partire da questanno ha vari incarichi in Umbria. 1787: progetto neo-egizio per la sistemazione dellobelisco detto di Campo Marzio. 1796: è a Jesi per definire i lavori pittorici, eseguiti in parte da Giani, della volta del teatro e per dirigere i lavori nella cappella della Vergine delle Grazie. Torna a Faenza, chiamato dal nobile Achille Laderchi; lamicizia con Laderchi lo porta ad occuparsi della quasi totalità dei progetti architettonici faentini. 1797: progetta il "Borgo Nuovo" fuori Porta Imolese e costruisce i due archi fuori Porta Imolese. 1798: progetta la villa "Il Prato" e costruisce la villa "La Rotonda", entrambe dei Laderchi; sistema la chiesa di S. Stefano come sede del Circolo Costituzionale. Realizza lo scalone e la sala ottagonale di Palazzo Milzetti. Gli viene affidato lincarico di membro della Commissione delle Acque a Milano. Dal 1800 lavora al progetto del Foro Bonaparte. 1801: è a Parigi per presentare a Napoleone il suo progetto, ma difficoltà economiche e mutato clima politico lo costringono a presentare un progetto di minore costo. 1802: è architetto del Duomo di Milano in sostituzione del Soave. Progetta Villa Milzetti. 1803: viene esonerato dallincarico della direzione dei lavori del Foro. 1804: insegna allAccademia di Belle Arti a Bologna. Dora in poi riceve incarichi di modesta entità, escludendo i progetti veneziani per la duplicazione della Zecca e per la nuova ala delle Procuratie in Piazza S. Marco. 1806: progetta il riattamento dei palazzi del Te a Mantova. Nellultimo periodo alterna il soggiorno milanese con viaggi in Romagna per piccoli incarichi e soggiorni in Toscana. 1841: muore a Bologna. Lo stile |
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