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Palazzo Milzetti

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Piano nobile

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Sala delle feste o galleria d'Achille


La Sala delle Feste o Galleria d’Achille è situata nel Piano nobile di Palazzo Milzetti, tra la Sala di Compagnia e quella con allegorie della Pace e della Guerra.
Il vasto ambiente a pianta rettangolare, di misure 7,70 per 13,80 metri, è a volta ribassata ed è il più ricco di tutto il palazzo per quanto riguarda la decorazione che, correndo su tutte le pareti, è composta da lesene (decorate a stucco e firmate da Francesco e Gian Battista Ballanti Graziani), stucchi finti dipinti, fregi dorati e tempere situate sul soffitto.
Il colore predominante all’interno della stanza è il bianco con decorazioni dorate nelle cornici delle tempere, dei clipei e dei supporti per le tende.
Questi ultimi presentano al centro una corona d’alloro dalla quale lateralmente si dipartono le tende color oro.
La regolarità e la simmetria sono ricercate, come si vede dall’uso delle porte finte e dall’alternarsi continuo di quattro tipi di stampe per le lesene, in modo tale che motivi identici si ritrovano su lesene fronteggiantesi sulle pareti opposte.
I temi più ricorrenti delle decorazioni delle paraste sono motivi militari richiamati dagli elmi, else, armature e corni usati per l’incitamento alla battaglia e per festeggiare la successiva vittoria.
Troviamo inoltre motivi floreali, grifoni, sagittari e coppie di pesci.
Un’aquila contornata da foglie adorna i capitelli e la base delle lesene.
Queste sono in rilievo ed evidenziano la divisione dei tre clipei, presenti su una sola delle pareti maggiori e contornati da stucchi finti e dipinti con motivi floreali.
All’interno dei tre clipei troviamo tre fra le maggiori divinità greche: Minerva, Giove e Marte, che rimandano alla tematica bellica della stanza.
I sei bassorilievi , realizzati dai Ballanti Graziani e collocati sopra le porte , rappresentano Le nozze di Peleo; Le Parche che segnano il nome di Achille; Cerere; Nettuno; Tetide che prega Giove per il figlio Achille; Pirro che fa sacrificare Polissena alla tomba di Achille.
Sulle pareti laterali si trovano lunette a tempera raffiguranti scene dell’Iliade e in particolare Priamo che prega Achille per il corpo di Ettore presentandogli dei doni in oro e Achille che trascina il corpo di Ettore intorno alle mura di Troia.
La divisione fra le cinque finestre, presenti sull’altra parete maggiore, è data dall’alternarsi di paraste singole e binate.
Il soffitto è decorato con tempere raffiguranti scene tratte dall’Iliade di Omero.
Esse raffigurano (a partire dal lato occidentale della stanza) "Crise che con doni prega Agamennone a rilasciargli la figlia Criseide; La disputa di Achille con Agamennone re e generale dei Greci; Achille che perde Briseide, consegnata dall’amico agli Araldi di Agamennone che gliela domandano con la forza; Achille che piange sul corpo dell’amico Patroclo e Tetide che lo consola portandogli nuove armi; Tetide che afferra le armi fatte da Vulcano per Achille ".
Completano la decorazione stucchi finti a motivi floreali, come foglie di quercia e bacche, ed elementi che rimandano alla mitologia greca e quattro clipei disposti sulla volta a botte.
Ciascuno di essi raffigura una divinità alata ed un amorino, entrambi aventi in mano delle corone e due cavalli scalpitanti pronti ad un agile scatto.
Le tempere di Giani rivelano caratteri tipicamente neoclassici come l’armonia, la grazia e l’eleganza dei gesti e dei movimenti nonostante le scene drammatiche e di forti sentimenti, la cura per i particolari, il panneggio delle vesti, l’equilibrio e la naturalezza.
Pur se gli elementi di fondo appartengono ad uno stile neoclassico, troviamo anche caratteristiche "preromantiche" , come il senso del mistero, il senso della morte, la visione orrida della vita, scene notturne e temi sepolcrali, che emergono da alcune tempere, come quella in cui il corpo di Ettore viene prima trascinato dalla biga di Achille, poi compianto dal padre Priamo.
Il tema predominante nelle scene rappresentate sul soffitto, è quello militare: tema presente nelle tempere, nei clipei e nei bassorilievi, in quanto la famiglia Milzetti prese parte all’esercito napoleonico, durante la campagna d’Italia.
Questo salone, adibito alle feste, aveva una funzione pubblica e rappresentativa e la scelta del tema decorativo, ossia la narrazione di alcuni episodi dell’Iliade, voleva essere sfoggio dell’importanza della famiglia Milzetti in campo militare.
L’arredamento è costituito da tre divanetti, dodici sedie e due consolles, risalenti alla metà dell’800 e acquistate dai conti Rondinini (proprietari posteriori ai Milzetti), mentre i preziosi portacandele fanno parte dell’arredamento originale.
La bianca struttura delle sedie, ricoperta da stoffa color oro è decorata nello schienale e nei piedi da motivi dorati.
I tre divanetti, strutturati come le sedie, hanno braccioli sorretti da due grifoni in oro.
I due tavoli, bianchi con decorazioni floreali in oro, sono posti sotto i due grandi specchi dotati di una cornice dorata.
I quattro lampadari, a candela, di cristallo sono appesi tramite un sostegno di ferro, avvolto in tessuto color oro.
Le porte bianche hanno rifiniture color oro e blue e, a due a due, portano rispettivamente alla Sala ottagonale, alla Sala di compagnia ed alla Sala con allegorie della Pace e della Guerra.
Il pavimento infine è stato realizzato con la tecnica della palladiana.
(Composizione: bianco Naxos = 30%, giallo Siena = 30%, Bardiglio = 10%, rosso Verona = 10%, rosso Francia = 10%, pietra d’Istria = 10%)

 
Veduta generale


Clipeo raffigurante Giove (parete nord)


Pirro fa sacrificare Polissena sulla tomba di Achille (bassorilievo)


Achille trascina il corpo di Ettore (particolare di una lunetta)


Disputa fra Achille ed Agamennone (tempera nel soffitto)


Clipeo nel soffitto


Consolle e specchio


Una tempera nella galleria di Achille:
Achille piange sul corpo dell'amico Patroclo


La tempera situata sul soffitto della Galleria, raffigura Achille che piange sul corpo dell’amico Patroclo e Tetide, madre d’Achille, viene a confortarlo portandogli le nuove armi forgiate da Vulcano.
Nel dipinto si ritrovano molti elementi tipicamente neoclassici: spicca l’armonia generale tra i personaggi, nonostante la dolorosa situazione.
L’equilibrio prevale sulla sofferenza che, sì è presente, ma manifestata con toni pacati e contenuti.
L’equilibrio prevale non solo nei sentimenti, ma anche nella disposizione dei personaggi: il corpo di Patroclo funge da linea di divisione tra le figure principali (Tetide ed Achille) e quelle secondarie (uomini e donne che piangono l’eroe morto).
Un’ulteriore divisione tra i personaggi si ritrova nella scelta cromatica degli abiti, in quanto per le figure femminili sono stati scelti colori tenui come l’azzurro, il bianco e il rosa; per le figure maschili abbiamo invece colori più forti quali il rosso e il marrone.
Da notare il panneggio delle vesti che rivela le forme femminili e la notevole cura per quanto riguarda la rappresentazione della muscolatura maschile.

(In inglese)

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Palazzo Milzetti

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