Palazzo Milzetti | Piano nobile |
Tre retrocamere
Dal Boudoir si accede a tre ambienti che si affacciano sulla loggia del cortile e conducono nuovamente al Salone Ottagonale dingresso. I tre ambienti del loggiato sono rettangolari e caratterizzati da uno stile decorativo semplice. Dal "Boudoir" si passa al primo: nellangolo a sinistra entrando si intravede la stufa che serviva per riscaldare il Gabinetto dAmore. Da questo piccolo particolare possiamo risalire allimportanza di questo ambiente e cioè alla sua funzionalità. Tutte e tre le camere, infatti, non essendo molto grandi, venivano in principio utilizzate in funzione delle camere più importanti. La prima, per esempio, era un deposito per la legna
che a sua volta sarebbe servita alla stufa che manteneva caldo il bagno. Come è già
stato puntualizzato la decorazione è semplice: la volta del soffitto è suddivisa in
riquadri di diverse dimensioni delimitati da bordi. In ogni riquadro angolare è
raffigurato un erote, negli altri sono rappresentati degli uccelli e delle maschere. Nel tondo centrale sono raffigurate Flora e Cerere. La seconda retrocamera aveva una funzione affine alla
prima: nellangolo a sinistra entrando, infatti, è ancora presente una piccola porta
dello stesso colore del muro, tramite cui veniva caricata la stufa del Gabinetto. Alla
sinistra della porta cè un camino chiuso. Sulle due pareti più lunghe della stanza
sono presenti due porte in legno che conducono dalla prima alla seconda retrocamera. Sulla
parete poi di fronte al camino cè la porta che immette sul loggiato. Lambiente che riconduce al Salone Ottagonale è il più grande ed il più decorato.Ciò che colpisce maggiormente, alzando gli occhi al soffitto, è lovale con tre angioletti musicanti, posizionato perfettamente al centro della stanza. Purtroppo quello che vediamo oggi non è loriginale, bensì unopera di fine 800. Ciò si deduce dal fatto che Felice Giani fece i piani dellopera di decorazione e gli angioletti musicanti non nel suo stile. Su ogni parete ci sono tre clipei, raffiguranti le dodici fatiche di Ercole. |
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