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Palazzo Milzetti

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Piano nobile

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Boudoir


IL BOUDOIR

Il boudoir, salottino privato della giovane moglie del conte Milzetti (Giacinta), usato per conversazione o toilette, è stato realizzato smussando agli angoli il parallelepipedo di partenza, per ottenere una sala ottagonale arricchita da una decorazione che la riveste per intero. La stanza è lunga 7 mt. per 3. 5 mt. La sala ha due porte, una posta su un lato lungo che da accesso alla stanza nuziale, l’altra posta su il lato corto, davanti alla finestra, che porta agli ambienti del loggiato.

Le porte, piccole e a doppia anta sono laccate in bianco avorio e listellate d’oro zecchino, lapislazzolo (blu oltremare) e rosso, a formare cornici concentriche. Il tendaggio è bianco, a parte un raffinato drappeggio in stoffa oro nella parte superiore.

In questo ambiente i colori predominanti sono: bianco, blu oltremare e rosso, impreziositi da eleganti decorazioni in oro.

 

LE PARETI

Si nota un basamento monocromo bianco, con riquadrature prospettiche dipinte, e, sopra, una fascia in blu con motivi geometrici. Questo fa da zoccolo ai tempietti esilissimi color giallo oro, citazioni dal quarto stile pompeiano. Le pareti lunghe sono divise ognuna in 3 riquadri, dalle rosse paraste binate scanalate con capitelli corinzi a stucco e piccole basi filettate d’oro. Queste dilatano la stanza con effetto di sfondamento delle pareti. Alle pareti, nei pannelli incassati al muro e sotto vetro, listellati da cornici in legno dorato, sono narrate alcune storie degli amori degli Dei. In primo piano sempre l’Eros Trionfante rappresentate con le frecce e l’arco :

  1. Leda e il Cigno
  2. Selene e Endimione
  3. Ratto di Europa
  4. Apollo e Dafne
  5. Ratto di Proserpina

I primi due sono sulla parete destra entrando dalla porta che da sugli ambienti del loggiato, i restanti sull’altra frontale.

  1. Sulla sinistra c’è Eros avvolto in un mantello bianco. In secondo piano è rappresentata Leda con il Cigno attorniati da amorini. Sullo sfondo montagnoso al quale una cascata dona profondità, s’intravede in lontananza una città.
  2. Eros è rappresentato con una fiaccola accesa in mano perché la scena si svolge di notte. Dietro, sulla sinistra si vede Endimione steso che dorme con sopra Selene che, avvolgendolo nella sua luce, lo guarda.
  3. Vediamo Eros a destra con una ghirlanda in mano. In secondo piano il mare nel quale c’è un toro bianco (Zeus) che rapisce Europa.
  4. A sinistra c’è Eros in piedi e dietro, sulla destra, si vede Apollo che insegue Dafne, che sta diventando un albero di alloro.
  5. Eros è a destra con un ginocchio appoggiato a una roccia. In secondo piano si vede il carro di Plutone trainato da un cavallo nero con sopra il dio e Proserpina.

I colori predominanti in tutte le tavole sono l’azzurro, il verde, il nero, il blu e il bianco.
Ai quattro angoli si trovano 4 specchiere, incorniciate in oro ; fungono da sportelli che chiudono piccoli spazi con mensole. Questi specchi riflettono le pareti, le pitture, i colori e i volti dando un senso di apertura dello spazio.
Nell’angolo destra in basso, appena entrati dalla porta sul lato corto, c’è il camino alimentato da una stufa angolare che riscaldava 4 sale.
Nel primo quadrante, in basso, sulla parete di sinistra, entrando dalla porta sul lato corto, si vede lo stemma araldico del Milzetti (un cavallo rampante) e la scritta MILZETTI MDCCCV che può ritenersi la data conclusiva dei lavori.
Vicino al camino pende dal soffitto una corda, che funge da campanello, con cui la signora chiamava la servitù.

 

IL SOFFITTO

Al centro è rappresentato il " Trionfo d’Amore" d’ispirazione petrarchesca. Al centro c’è il carro dorato con sopra Amore con l’arco e le frecce. A destra quattro cavalli bianchi che tirano il carro circondato da una folla composta da gente comune, da alcuni guerrieri, da amorini e da due amanti che si stanno per baciare, a destra. Sullo sfondo a sinistra si intravede il timpano di un tempio chiuso tra le mura di una città. A destra lo sfondo è montagnoso e si vede una città in lontananza. Il cielo è sereno.

Questa " tempera" è circondata da quattro riquadri con l’allegoria degli Elementi:

  1. Il FUOCO, VULCANO.
    Vulcano è seduto ad un tavolo sulla sinistra e lavora, e alla sue spalle si vede il fuoco. A destra gli amorini lo aiutano.
  2. La TERRA, VENERE.
    La dea è stesa su un drappo di stoffa bianca, a sinistra, mentre sulla destra ci sono gli amorini e una fontana.
  3. L’ARIA, DIANA.
    La dea è a sinistra e sulla destra sono rappresentati tre amorini con gli archi in mano.
  4. L’ACQUA, ANFITRITE.
    La dea è adagiata su una grande conchiglia in mezzo al mare, attorniata da amorini.

Nelle lunette azzurre arabescate si trovano, racchiuse entro tondi, gli Elementi e simbologie di Eros sul tema delle Stagioni: l’inverno sulla porta del lato corto, sulla finestra l’estate, l’autunno nella lunetta centrale della parete lunga, in cui si trova la porta e, di fronte, la primavera. Lo spazio lasciato libero dalle scene è miniato con calligrafie raffaellesche su fondo bianco, dal quale emergono colori vividi.

 
Veduta generale



Veduta generale


Il soffitto

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Palazzo Milzetti

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