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Palazzo Milzetti

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Piano nobile

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Stanza nuziale


A questa stanza, che era la camera da letto del conte Francesco Milzetti e della contessa Giacinta Marchetti, si accede dalla Stanza di compagnia o del camino.
Queste due stanze, comunicanti tra loro, costituiscono un miniappartamento concepito come unità autosufficiente: la camera da letto prevede il letto in alcova, la camera di compagnia è fornita di camino.
Nella camera da letto, come nella stanza che precede, le pareti sono dotate dell’originale tappezzeria, con una cornice color oro, in damasco azzurro e giallo oro che, seppur sbiadita, riproduce il cielo stellato ed esalta le tempere nel soffitto, nei toni smaltati del verde, dell’azzurro e del rosso.
Il tema iconografico risulta strettamente legato alla destinazione dell’ambiente: il tema del ritorno di Ulisse ad Itaca culmina al centro del soffitto con l’episodio del ricongiungimento tra i due sposi, che si avviano al talamo seguendo la scia di petali e fiori, accompagnati da Minerva, Amore e da una serva che porta una fiaccola; sullo sfondo, altre serve preparano il letto nuziale.
Sulla volta, attorno all’ovale con Ulisse e Penelope, gli altri episodi della vicenda dell’eroe sono disposti alternativamente in ovali, trapezi e rettangoli; partendo dall’ovale posto verso la sala di Numa Pompilio e procedendo in senso orario, sono raffigurati:
- il ritorno di Telemaco: (ovale) Telemaco viene accolto dalla madre Penelope;
- Ulisse riconosciuto dal cane Argo: (trapezio) Ulisse si reca da Eumeo accompagnato da Minerva e viene riconosciuto da Argo;
- Ulisse e Telemaco nascondono le armi: (cerchio) Ulisse e Telemaco, consigliati da Minerva, nascondono le armi del palazzo in una stanza;
- Penelope piange al racconto delle vicende di Ulisse: (trapezio) Ulisse, vestito da mendicante, racconta le sue vicende a Penelope, che non lo riconosce, di fronte al focolare, in presenza di Minerva e di Argo;
- Euriclea riconosce Ulisse: (ovale) Euriclea riconosce Ulisse mentre lo lava; alla scena assiste Minerva e Penelope, raffigurata a destra, siede pensierosa vicino al focolare;
- la prova dell’arco: (trapezio) Ulisse tende il suo arco, che nessun altro riusciva ad usare, in presenza dei Proci: Penelope aveva promesso di sposare colui che sarebbe riuscito a tendere l’arco;
- Euriclea sveglia Penelope annunciandole il ritorno di Ulisse: (cerchio) Euriclea si avvicina con una fiaccola a Penelope, che dorme sdraiata su un letto;
- Ulisse si riposa dopo la strage dei Proci: (trapezio) accanto al focolare, Telemaco invita la madre a riconoscere il padre alla presenza di Minerva.
Le sovrapporte rettangolari a stucco rappresentano:
- Minerva induce Ulisse alla pace: (verso la sala di Numa Pompilio) Minerva giunge da Ulisse mentre egli sta combattendo;
- Minerva interroga Giove sulla sorte di Itaca: (verso il boudoir) Minerva e Giove parlano circondati dagli altri dei; in primo piano, vicino a Giove, è raffigurata un’aquila, simbolo del padre degli dei e della regalità.
Ogni riquadro è circondato da cornici con grottesche su sfondo bianco, che a loro volta sono circondate da cornici verdi con motivi floreali; l’ovale centrale è inscritto in un ottagono (ottenuto smussando gli angoli di un rettangolo) con grottesche su sfondo blu, racchiuso in una cornice di greche rosse; i quattro angoli della stanza sono ricoperti con grottesche a sfondo blu; racchiudono l’intero soffitto una cornice di riquadri con grottesche blu e rosse disposte alternativamente e una seconda cornice di greche blu e bianche su sfondo rosso.
Due sono le porte presenti in questa sala: una conduce alla sala di compagnia, l’altra al boudoir; sono entrambe bianche con riquadri contornati d’oro, rosso e blu (motivo che viene ripreso sugli scuroni delle due finestre che danno su Via Tonducci); sopra le porte, troviamo un rettangolo con grottesche a sfondo blu.
Lo zoccolo è bianco, con rettangoli in finto rilievo contornati di rosso.
In basso a destra si trova un pannello che riprende il motivo dello zoccolo e che nasconde una stufa in ceramica, in comune con il boudoir e una retrostanza.
In questa sala le ornamentazioni sono frutto di un’unione tra i motivi classici tradizionali e la decorazione ceramica: le raffaellesche diventano più leggere e calligrafiche; cornici e fasce, nei colori accesi di verde, rosso e blu, sono finemente miniate con motivi che si ritrovano in maioliche.
Il pavimento, restaurato come in molte altre stanze, è composto da pietra d’Istria, verde Poleo chiaro, giallo Verona, rosso Asiago, verde Piave chiaro e grigio Carnico chiaro.
Questa sala, insieme a quella della Pace e della Guerra, diventerà modello per l’ornamentazione della casa faentina fino alle soglie del Novecento; le ornamentazioni diventeranno più composite, prediligendo poi forme artigianali più semplici, come il merletto e la trina.

Grigio Carnico chiaro: Pietra d’Istria =22%, verde Poleo chiaro =7%, giallo Verona =22%, rosso Asiago =22%, verde Piave chiaro =7%, grigio Carnico chiaro =20%. (Dalla relazione sul restauro dei pavimenti eseguito dal Laboratorio Morseletto di Vicenza)


Veduta generale delle tempere del soffitto


Ulisse e Penelope si avviano al talamo (tempera al centro del soffitto)


Particolare della tempera centrale


Euriclea riconosce Ulisse
(particolare del soffitto)


Ritorno di Telemaco
(particolare del soffitto)


Ulisse riconosciuto da Argo
(particolare del soffitto)

 

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Palazzo Milzetti

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