Il bombardamento del 13 maggio 1943 provocò a Faenza pesanti distruzioni e numerose vittime.
Caddero fra gli altri tre alunni del Liceo: Cesare Stacchini, Vittoria Spada e Alba Spiga.
Le vicende belliche segnarono pesantemente anche i due successivi anni scolastici.
Quattordici anni più tardi, il preside Vittorio Ragazzini avrebbe così rievocato quegli anni:
"Ma la tragica situazione del paese rendeva sempre piu’ difficile
la vita anche nel nostro Istituto, nel quale tuttavia la fraterna
fusione degli spiriti, intesi a proteggere il prezioso pegno
di speranza e di resurrezione commessoci, fu luce e conforto
per tutti. Rammento l’affannoso ritmo degli esami nel maggio
del ’44, in cui la trepida sollecitudine degli esaminatori sottrasse
all’atroce bombardamento aereo del 13 maggio gran parte della
scolaresca: tuttavia tre nostri alunni furono travolti dal nembo
devastatore: Cesare Stacchini, Vittoria Spada e Alba Spiga.
(Anche noi abbiamo ritenuto doveroso ricordarli citandoli). La
scuola degnamente li onorò e li pianse assieme con i valorosi
allievi ed ex-allievi caduti nell’adempimento del dovere verso
la Patria, fra cui speciale menzione merita l’eroico Sottotenente
degli Alpini Giovacchino Giovacchini, decorato di medaglia d’argento,
disperso in Russia. Dal maggio del ’44 al febbraio ’45 le
drammatiche vicende politiche imposero una sosta alla vita della
Scuola, tuttavia le due sessioni degli esami di maturità si svolsero,
tra le azioni militari e fra un bombardamento e l’altro, in sedi
di fortuna. Dopo il passaggio del fronte, alla fine del febbraio del
’45, il Liceo Ginnasio si riorganizzò presso l’ospitale Istituto Salesiano,
ed i giovani liberati dal tremendo incubo, dimostrarono
di comprendere con la loro coraggiosa devozione al dovere, il
valore inestimabile dello studio e della cultura, che fra tanti crolli
rimaneva unico pegno di rinascita. (…)"
(Discorso di inizio anno 1957-58)