Insegnanti celebri: Gaetano Salvemini |
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Salvemini insegna Storia e Geografia al Torricelli dal 1896
al 1898. Funge da bibliotecario, accompagna a Firenze gli alunni nella prima gita
scolastica della storia del Torricelli. Della sua esperienza a Faenza rimane traccia,
oltre che nell'epistolario, nei numerosi scritti che Salvemini ha dedicato al mondo della
scuola. |
Documenti ufficiali: Stato personale di Gaetano Salvemini. |
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Stato di famiglia |
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Il biglietto con cui Salvemini comunica di essere stato nominato al liceo Torricelli e chiede di potersi presentare a scuola con un paio di giorni di ritardo rispetto alla data fissata del 30 ottobre 1896. |
Biglietto di partecipazione alle nozze di Gaetano Salvemini, celebrate a Firenze il 21 ottobre 1897. Rientrato dal permesso matrimoniale, Salvemini ripartì per Villafranca d'Asti, per rappresentare la scuola al funerale di Paolo Luotto, insegnante di filosofia al Torricelli, che era scomparso dopo breve malattia. Salvemini avrebbe perso tragicamente moglie e figli nel terremoto di Messina (1908). |
La lettera in cui Salvemini racconta il funerale di
Luotto Firenze, 26 dicembre 97 Pregiatissimo Sig. Preside, |
"Io sto abbastanza bene e
lavoro in modo da esserne contento. Il mio insegnamento va a gonfie vele. Su undici alunni
della terza liceale, uno soloil più cretino è monarchico; uno è socialista;
uno repubblicano; due clericali; uno critico ma con forti tendenze verso il socialismo;
tutti gli altri repubblicaneggianti. Io, purtroppo, non posso esporre le mie opinioni; e
quando andiamo insieme a passeggio lascio che parlino essi e discutano; intervengo solo di
tanto in tanto in forma infamemente gesuitica, facendo delle osservazioni e adducendo
fatti, che a prima vista dan torto al repubblicano e al socialista e perciò sono
accettati con entusiasmo dagli altri; ma le mie parole a poco a poco provocano una
fermentazione nella mente di tutti; il socialista diventa più socialista; il repubblicano
va passando al socialismo; gli altri si vanno rischiarando; i due clericali diventano più
clericali; ma fra un anno non saranno più tali. Se resto in Faenza altri due anni, fra
cinque anni tutta la Romagna sarà socialista. I miei scolari mi adorano; se domani il
ministero volesse mandarmi via di qui per le mie idee, qui si ribellerebbero tutti. Io non
smetto mai per un momento la mia prudenza; i miei scolari non riescono a capire come io la
penso; vedono che do ragione e torto a tutti e per questo stanno con me senza sospetto.
Tutto questo non so se sia bene o male; certo è ipocrita; ma io devo adattarmi
allambiente." |
"Quanto al Salvemini, io non posso fare altro che ringraziare il Ministero come del più bel regalo che abbia fatto a questo Istituto: è un giovanotto egregio che deve far carriera e presto e che ha saputo acquistarsi subito laffetto e la stima di tutti". (dalla relazione del preside Del Seppia al Provveditore, giugno 1897) |