Liceo Torricelli

Voti e Registri

 

Voti e registri


1838:
Un lapidario giudizio su un allievo, dal registro del ginnasio:
"e' un animale vegetabile, e non altro"

 

Il Ginnasio

Il primo registro del Ginnasio Comunitativo di Faenza riguarda gli anni 1837-38. Qui sotto è riportata le pagina relativa alla "scuola di rettorica" del 1838, con la sola omissione delle colonne che contengono il numero d'ordine e la parrocchia. L'insegnante era don Giorgio Morini.

Classe prima

anni

Condizione del padre

Osservazioni del Maestro

Benedetti Francesco

17

conciaio

Costumato, di molto discernimento e studioso

Ortelli Carlo

17

scrittore

Idem

Marabini Antonio

18

senza padre, di povera famiglia di mezzi

Costumato, di mezzano ingegno e studiosissimo

Guberti Pietro

18

trafficante in granaglie

Idem

Venturini Luigi

19

possidente

Di discreto ingegno, costumato, non molto amante della fatica

Carli Antonio

16

possidente

Minus habens

Classe Seconda

anni

Condizione del padre

Osservazioni del Maestro

Vespignani Giuseppe

17

canepino

Di mezzano ingegno, costumato, e studioso

Cantagalli Marco

18

servitore

Studiosissimo e amante di sopravanzare - studia Aritmetica

Zucchini Vincenzo

15

possidente

Di molto ingegno, discernimento, costumato e studioso

Castellani Bartolomeo

18

possidente

Di mezza taglia in omnibus et per omnia

Zoli Domenico

18

custode del ginnasio

Ingegno meschino, studioso e costumato

Papi Giacomo

17

possidente

Di mezzano ingegno, ma diligente e rispettoso

Timoncini Lorenzo

18

vetturale

Costumato, ma poco vale. -Studia Aritmetica

Rossi Giuseppe

18

possidente - senza padre

Di mediocre ingegno, ma per costumi e studio esemplarissimo

Silvestrini Francesco

16

possidente - senza padre

Buono, ma di corto ingegno

Brunetti Brunone

21

possidente - di Monte Novo nella Marca

Ottimo, perché non può essere cattivo. Manca del senso commune

Marabini Giuseppe

18

Agricoltore - di Castelbolognese

Buono, ma di mezzano ingegno e poco studio

Papi Michele

20

possidente

Ottimo di costume e studiosissimo, ma non può trafficare che un talento

Classe Terza

anni

Condizione del padre

Osservazioni del Maestro

Fabbroni Giuseppe

17

possidente - di Marradi

Costumatissimo, di buon ingegno, ma alquanto freddo nello studio

Crovelli Emanuele

19

trafficante

Numeris omnibus absolutus

Emiliani Archimede

14

chirurgo

Costumato, d'ingegno mediocre e di volontà poco ferma

Errani Achille

15

pizzicagnolo

Costumato, di felice ingegno, e che collo studio ripara le perdite antecedenti

Martini Achille

15

scrittore

Di buon ingegno, di poco, o nessuno studio, perché occupato in altro

Zauli Antonio

17

Costumato, di mezzano ingegno e diligente

Ancarani Michele

19

ortolano

Idem

Rambelli Domenico

15

flebotomo

Idem

Zauli Giuseppe

18

senza padre: la madre è crestaia di professione

È un animale vegetabile, e non altro

Bucci Sante

17

trafficante

Ingegno mezzano, di poco studio, costumato

Montanari Giovanni

16

legnaiuolo

Costumato e studioso, ma di mezzano ingegno

Nei registri degli anni '40, di ogni alunno sono indicate l'età, (…) la condizione del padre, l'ingegno (sono usate espressioni come "molto", "moltissimo", "mediocre", "tardo", "di buona speranza", " di poca speranza", "di qualche speranza", "di massima speranza"), la frequenza ("continua", "poca", "pochissima"), la diligenza ("massima", "molta", "poca", "niuna"), il profitto (sono le stesse espressioni usate per la diligenza), e infine "le presenze alla congregazione" e "ai sacramenti".

Nell'elenco delle professioni è assai frequente la condizione di possidente, ma tutte le classe sociali sono rappresentate. Ecco le professioni dei padri in una classe del 1848: due canepini, tre capellai, un contadino, tre falegnami, un fattore, un flebotomo, un fornacciaro, un impiegato, un macchinista, un magazziniere, un matassaro, quattro mercanti, un muratore, quattro possidenti, un suonatore.

Con l'annessione di Faenza al regno sabaudo, si passa ai voti in decimi (vedi il registro di Alfredo Oriani).

Nel 1887 il ginnasio viene annesso al liceo. Ma i registri rimarranno distinti.

 

Il Liceo

Il primo diplomato del Liceo (1862) fu il conte Tommaso Gessi, faentino. Si era iscritto (unico) direttamente in seconda liceo, proveniente dal Liceo di Bologna. In seguito farà carriera politica e diventerà senatore.

L'anno successivo i diplomati saranno quattro: due interni (degli undici che si erano iscritti in prima nel 1860!) e due esterni.

L'anno più disastroso per gli esami fu probabilmente il 1869: neanche un diplomato. Si riportano qui i risultati degli scritti della sessione estiva

Nome e cognome

Italiano

Latino

Greco

Matematica

Bernardi Francesco

5

3

0

0

Bernardi Luigi

6

3

1

0

Bonini Aldo

7

5

1

0

Gamberini Teofilo

7

3

4

0

Gianderini Raffaele

8

2

5

0

Giangrandi Primo

8

5

6

0

Giovannini Giovan Pietro

6

1

0

0

Gucci Boschi Francesco

8

3

6

7

Marzari Natale

7

2

4

-

Parri Ettore Alfredo

6

2

3

0

Querzola Felice

7

5

3

0

Tassinari Gabriele

7

2

4

0

Valvassura Pasquale

7

5

5

0

Zaccherini Alessandro

8

5

6

-

 

 

Sopra, i voti del primo diplomato del Liceo, conte Tommaso Gessi. Sotto, quelli di Dino Campana, studente in prima liceo nel 1900-1901(cliccare).

I voti di Campana

 

Il giallo del registro manomesso

Il registro degli esami di licenza del 1919 presenta alcune pagine lacerate e ricomposte con carta adesiva. Le stesse pagine contengono segni evidenti di contraffazione: due "sei" sono stati trasformati in "sette" con un inchiostro diverso. In una denuncia inviata dal preside Chiorboli al procuratore del re in Ravenna (13 novembre1924) c'è la spiegazione del fatto. L'archivio era sempre chiuso; gli unici ad avere la chiave erano il preside ed il segretario: ebbene, si scoprì che mancavano proprio le pagine che riportavano i risultati scolastici del segretario al quale "poteva fatuamente o morbosamente premere che si perdessero i segni della sua meschina cultura qui dimostrata, la licenza avendo conseguito, nonostante tutte le larghezze concesse a chi per la guerra aveva interrotto gli studi, con stentatissimi punti, in isforzi tre volte durati, e in due discipline anche all'ultimo remoti di gran lunga dalla tollerabile mediocrità". Ma i voti erano registrati anche altrove: nei prospetti conservati in altra parte dell'archivio e "sfuggiti lì per lì alla memoria sconvolta e frettolosa dello strappatore". I frammenti del registro furono trovati in fondo alle cassette della legna e ricomposti; il segretario, a carico del quale nel frattempo erano emersi altri indizi ed altri episodi di contraffazione di documenti, fu denunciato benché protestasse la sua innocenza e affermasse di essere perseguitato per la sua fede fascista.

 

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Diplomi

 

Licenza liceale 1877

 

 Licenza liceale 1904

 

Licenza liceale 1916

Licenza ginnasiale 1879

Licenza ginnasiale 1911

Licenza ginnasiale 1919

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